1×06 Mangiapeccati

L’EPISODIO IN SINTESI | Quando Ichabod viene rapito, Katrina appare ad Abbie e le indica un modo per separare il destino del marito da quello del cavaliere senza testa. L’uomo dovrà essere “santificato” dal Mangiapeccati. Il tenente Mills ha poco tempo per trovare questo misterioso personaggio e salvare la vita del suo partner. 

WALTER!!! | Appena l’ho visto il mio cuoricino da Fringe-addicted ha mancato un battito. Non c’è storia, per me John Noble sarà sempre e solo Walter Bishop. Quando un attore riesce a entrare così bene all’interno di un personaggio, a immedesimarsi e portare il pubblico a credere nella sua storia, nel suo lavoro è anche giusto che scatti nella mente questo parallelismo. In ogni caso, il ruolo di Mangiapeccati gli si addice (o meglio, si addice all’idea che di lui mi sono fatta io). Noble è un uomo strano, solitario, con un potere eccezionale, quello di “santificare” le persone, portare via i loro peccati. La sua capacità sarà fondamentale per salvare Ichabod da morte certa. Alla fine ci si domanda soltanto: lo rivedremo?

John Noble

AVVISAGLIE D’AMORE? | Questo è stato il primo episodio in cui ci sono stati dei segnali dell’attaccamento – oltre l’amicizia? – di Abbie per Ichabod. Jenny ci vede lungo e interroga la sorella a riguardo, l’agente svicola. In ogni caso chi guarda ha l’impressione che la Mills inizi a sviluppare sentimenti diversi per l’uomo venuto dal passato. Quello che prova lui, invece, è più difficile da interpretare. Le vuole bene, senza dubbio, ma continua anche ad avere in mente la moglie Katrina. Diversamente da molte altre serie in cui, chi guarda, spera dopo pochissimo che i due protagonisti finiscano insieme indipendentemente dalle situazioni sentimentali che hanno alle spalle (quante volte abbiamo sperato che lei ceda a lui, anche se ha un ragazzo/un marito/una famiglia – e viceversa?!) qui non mi è ancora scattato niente del genere. Non faccio il tifo per la coppia Abbie/Ichabod, non ci ho ancora nemmeno pensato. Li vedo ancora solo come due compagni di lavoro, come due che collaborano per una missione superiore, non come innamorati, amanti o quant’altro. Vediamo.

ANCHE LA MASSONERIA | L’impressione che avevo avuto la puntata precedente – ovvero che gli ideatori stessero un po’ esagerando, aggiungendo alla serie tutti gli elementi di folclore, mitologia, storia che vengono loro in mondo – ha trovato conferma questa settimana. Una sola domanda: c’era bisogno di tirare in ballo anche la massoneria? Non c’era già abbastanza carne al fuoco così come eravamo?

L’ULTIMA PAROLA | Visto il finale, per il prossimo episodio dovremmo finalmente rivedere il cavaliere senza testa (ed era anche l’ora). Dopo la puntata numero 1 si è sentita un po’ la mancanza di un vero nemico, di un cattivo che faccia davvero paura. Se le premesse saranno rispettate, martedì speriamo di vederne delle belle.

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Roberta Turillazzi
Giornalista per passione e professione. Mamma e moglie giramondo. Senese doc, adesso vive a Londra, ma negli ultimi anni è passata per Torino, per la Bay area californiana, per Milano. Iscritta all'albo dei professionisti dal 1 aprile 2015, ama i libri, il cinema, l'arte e lo sport.

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